SERVIZI EROGATI – MISURE ECONOMICHE
Contrasto alla povertÃ
Il Servizio/Intervento ha la finalità di contrastare l’emarginazione sociale, garantire condizioni di vita dignitose e il soddisfacimento dei bisogni primari. Consiste nell’erogazione di contributi economici a soggetti che versano in condizioni di disagio socio-economico, conformemente a quanto previsto nel relativo Regolamento, e previa disponibilità di fondi. Il sussidio è generalmente erogato per un periodo breve o medio-breve per fronteggiare improvvise ed impellenti esigenze economiche che investono il soggetto.
Reddito di cittadinanza
Il Reddito di cittadinanza (Rdc) è una forma di sostegno per le famiglie in difficoltà composta da due parti. Una prettamente economica, che prevede un reddito minimo garantito. A questa si aggiunge un progetto di accompagnamento al reinserimento sociale e lavorativo. Il Reddito di cittadinanza dura 18 mesi, e può essere rinnovato per altri 18 dopo un mese dalla scadenza del primo. Per chi ha più di 67 anni, è prevista la Pensione di cittadinanza.
Per ottenere il Reddito di cittadinanza bisogna rispettare i seguenti requisiti di reddito e patrimonio familiari:
- indicatore Isee non superiore a 9.360 euro;
- patrimonio immobiliare (come definito ai fini Isee) diverso dalla prima casa non superiore a 30 mila euro;
- patrimonio finanziario non superiore ai 6 mila euro (per un single);
- reddito familiare inferiore ai 6 mila euro annui.
Per quanto riguarda il reddito familiare, la soglia di 6 mila euro riguarda una famiglia con un solo componente. Per famiglie di dimensioni diverse, le soglie appena indicate vanno moltiplicate per i coefficienti di equivalenza stabiliti dal decreto. Per la pensione di anzianità la soglia sale a 7.560 euro. E per le famiglie che devono pagare l’affitto sale a 9.360 euro.
Per quanto riguarda la soglia massima del patrimonio finanziario, questa viene aumentata di 2 mila euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 10 mila euro. E di mille euro per ogni figlio successivo al secondo. E di 5 mila euro per ogni componente con disabilità . Ci sono requisiti anche per quanto riguarda il godimento di beni durevoli come auto, moto e barche. Nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di:
- autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi precedenti la richiesta;
- se la cilindrata delle auto supera i 1600 cavalli e quella delle moto i 250, il vincolo temporale sale a due anni;
- imbarcazioni da diporto.
Dal vincolo sono escluse le auto e le moto acquistati in favore delle persone con disabilità , e cioè per cui è prevista l’agevolazione fiscale a tale scopo.
I requisiti di residenza riguardano invece il richiedente, e cioè chi fa la domanda: essere cittadino italiano o di un Paese dell’Unione europea; stranieri con permesso di soggiorno a tempo indeterminato; stranieri con diritto di soggiorno familiari di un cittadino italiano o dell’Unione europea; e risiedere in Italia da almeno 10 anni, e gli ultimi due in maniera continuativa. Non hanno diritto al Reddito di cittadinanza i detenuti, per tutta la durata della pena. E chi è ricoverato in lunga degenza o in strutture residenziali a carico dello Stato o di altre amministrazioni pubbliche. Non ne hanno diritto anche i nuclei familiari con un disoccupato per dimissioni volontarie, fatta eccezione per quelle avvenute per giusta causa.
L’importo del Reddito di cittadinanza dipende dalle dimensioni e dalla composizione della famiglia.
Il sostegno economico per una famiglia compost da un solo componente è strutturato in questo modo:
- il reddito minimo garantito è di 500 euro al mese: lo stato integrerà quanto manca;
- un’integrazione delle spese di affitto fino a 280 euro al mese.
Il beneficio complessivo non potrà essere comunque inferiore a 480 euro l’anno.
Se la famiglia sta pagando un mutuo per l’abitazione in cui vive, il contributo può arrivare a un massimo di 150 euro al mese.
Il contributo massimo possibile è quindi di 780 euro mensili, ed è percepibile da chi non ha alcun reddito. L’esistenza di altri redditi, compresi alcuni contributi assistenziali pubblici, riduce l’ammontare del Reddito di cittadinanza.
Il beneficio economico viene accreditato su una carta prepagata emessa da Poste Italiane. La carta Rdc può essere utilizzata per pagare beni di consumo e per pagare utenze. E’ permesso effettuare un bonifico al mese per pagare l’affitto o la rata del mutuo. Si possono ritirare contanti fino a 100 euro al mese, moltiplicati per il corrispondente coefficiente di equivalenza nel caso di famiglie con più di un componente.
Il Reddito di Cittadinanza deve essere speso entro il mese successivo a quello di erogazione. La parte non spesa viene tolta dalla mensilità successiva nei limiti del 20%.
Oltre ad una parte economica, del Reddito di cittadinanza fanno parte anche il Patto per il lavoro e il Patto di inclusione sociale. Entrambi verranno definiti dai servizi competenti e coinvolgeranno tutti i membri maggiorenni della famiglia.
Oltre alla sottoscrizione del Patto, i maggiorenni della famiglia dovranno anche sottoscrivere la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro entro 30 giorni dall’accoglimento della domanda Rdc.
Sono esclusi dall’obbligo di presentare la DID i minorenni, i pensionati che ricevono Rdc, i beneficiari del Pensione di cittadinanza, chi ha più di 65 anni, i soggetti disabili e gli occupati o chi frequenta un regolare corso di studi/formazione. E chi nella famiglia si prende cura di bambini con meno di tre anni o disabili gravi.
La dichiarazione di immediata disponibilità può essere presentata ai Centri per l’impiego, ai patronati convenzionati con ANPAL, e sulla piattaforma ANPAL.
Il Patto per il lavoro consiste di diverse attività volte alla ricerca di una nuova occupazione. Ed in particolare:
- registrarsi alla piattaforma online; svolgere ricerca attiva per il lavoro;
- partecipare a corsi di formazione e riqualificazione professionale;
- sostenere colloqui psicoattitudinali e prove di selezione;
- accettare una delle tre offerte di lavoro congrue.
Qualora il problema di integrazione non fosse esclusivamente lavorativo, i servizi attuerebbero con i beneficiari il Patto per l’inclusione sociale che, oltre a interventi di riqualificazione professionale, possono comprendere ore di servizio alla comunità locale e il completamento degli studi.
La domanda prevede la compilazione di un modulo predisposto dall’Inps, sia per via telematica che in modalità cartacea. Può essere presentata sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it, in tutti gli uffici postali, presso i CAF e gli altri soggetti convenzionati con l’Inps.
Pensione di cittadinanza
La Pensione di cittadinanza è rivolta alle famiglie di anziani in difficoltà . Consiste solo nel beneficio economico, e non prevede impegni sul versante lavorativo. Per poter richiedere la Pensione di Cittadinanza, tutti i componenti del nucleo familiare devono avere compiuto 67 anni. Gli altri requisiti sono gli stessi richiesti per il Reddito di Cittadinanza. Unica cosa che cambia è la soglia di reddito, che sale a 7.560 euro. Come nel caso del reddito di cittadinanza, anche per la pensione di cittadinanza il beneficio economico è composto di due parti: una di integrazione al reddito, e una di contributo per l’affitto o per il mutuo.
La quota di integrazione di reddito può arrivare a un massimo di 7.560 euro l’anno. La quota di sostegno per i costi di affitto non può invece superare 1.800 euro l’anno. Il totale può quindi arrivare a 9.360 euro.
Il livello minimo del contributo non potrà comunque essere inferiore a 480 euro annui.
Anche la Pensione di cittadinanza dura 18 mesi e può essere rinnovata per altri 18. Ma in questo caso, non è previsto il periodo di sospensione. Viene pagata in 12 mensilità l’anno.
Bonus luce e gas
Agevolazione che consiste in una riduzione sui costi delle bollette luce e gas riservata alle famiglie a basso reddito e per altre categorie economicamente ‘svantaggiate’ di cittadini.
Requisiti: ISEE 2019 non superiore a 8.107,5 (20 mila per le famiglie con nucleo composto da genitori e almeno 3 figli); il patrimonio mobiliare del richiedente non deve superare i 6.000 euro, tale soglia, inoltre, va accresciuta di 2.000 euro per ogni figlio successivo al primo e di 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo, fino a un massimo di 10.000 euro.
Chi soddisfa i requisiti richiesti ottiene uno sconto proporzionato alla dichiarazione ISEE che viene applicato direttamente alla cifra indicata sulle bollette di luce e gas. Lo sconto si estende per un arco temporale di 12 mesi ed è rinnovabile presentando una nuova richiesta, nelle medesime modalità , entro e non oltre 2 mesi dalla scadenza prevista.
Bonus idrico
Misura volta a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto di famiglie in condizione di disagio economico e sociale.
Hanno diritto ad ottenere il bonus acqua gli utenti diretti ed indiretti del servizio di acquedotto con indicatore ISEE non superiore a 8.107,5 euro; con indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro se con almeno 4 figli a carico.
Il bonus acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente.
Il bonus è riconosciuto per un periodo di 12 mesi a decorrere dalla data di inizio agevolazione. Al termine di tale periodo, per ottenere un nuovo bonus, l’utente deve rinnovare la richiesta di ammissione presentando apposita domanda.
Assegno di maternitÃ
E’ un assegno che la madre non lavoratrice può chiedere al proprio Comune di residenza per la nascita del figlio oppure per l’adozione o l’affidamento preadottivo di un minore di età non superiore ai 6 anni.
L’assegno viene ricalcolato ogni anno in base all’adeguamento ISTAT. Attualmente vale 338,69 euro e se ne ha diritto per un periodo di 5 mesi. Alle neo mamme non lavoratrici spettano quindi 1.693,45 euro.
In caso di madre lavoratrice, l’assegno viene pagato per intero se durante il periodo di maternità non spetta l’indennità di maternità dell’Inps oppure la retribuzione; se l’indennità di maternità dell’Inps oppure la retribuzione sono di importo superiore rispetto all’importo dell’assegno, l’assegno viene pagato per la differenza (c.d. quota differenziale).
L’assegno spetta per ogni figlio; quindi, in caso di parto gemellare oppure di adozione o affidamento di più minori, l’importo è moltiplicato per il numero dei nati o adottati/affidati.
La domanda deve essere presentata al proprio Comune di residenza necessariamente entro sei mesi dalla nascita del figlio o dall’ingresso in famiglia del minore adottato/affidato.
L’assegno è pagato dall’Inps dopo che il Comune ha trasmesso tutti i dati della madre necessari per il pagamento.
Assegno al nucleo familiare
È un assegno, concesso in via esclusiva dai comuni e pagato dall’INPS, rivolto alle famiglie che hanno almeno tre figli minori e che dispongono di patrimoni e redditi limitati. Il nucleo familiare deve essere composto almeno da un genitore e tre figli minori (appartenenti alla stessa famiglia anagrafica), che siano figli del richiedente o del coniuge o da essi ricevuti in affidamento preadottivo.
Per le domande relative al 2019 il valore dell’ISEE è pari a Euro 8.745,26.L’assegno al nucleo familiare viene erogato per tredici mensilità ; ogni mensilità corrisponde a € 144,42.
La domanda va presentata al comune entro il termine perentorio del 31 gennaio dell’anno successivo a quello per il quale è richiesto l’Assegno al Nucleo Familiare (ANF).
Bonus mamma domani
Il bonus mamma domani è riconosciuto alle donne in gravidanza e alle neo mamme previa presentazione di domanda INPS. Si tratta di un assegno una tantum pari ad 800 euro pensato per offrire un contributo per il pagamento delle spese che precedono l’ingresso in famiglia del figlio.
A differenza di altre misure di sostegno alla famiglia, il bonus mamme domani non prevede limiti di reddito per poter fare domanda. Pertanto, possono richiedere il bonus mamme tutte le future madri al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’8°).La domanda potrà essere presentata anche dopo il parto, ma necessariamente entro il termine di un anno dalla data di nascita, adozione o affidamento del figlio.
Bonus bebè
Si tratta di una misura temporanea destinata a sostegno della natalità corrisposta alle famiglie in situazione di maggior disagio sociale. L’assegno è corrisposto fino al compimento del primo anno d’età ovvero del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione.
Per accedere al beneficio è necessario che il valore ISEE non superiore a 25.000 euro annui. L’importo dell’assegno di 960 euro annui è raddoppiato a 1.920 euro quando il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente è in una condizione economica corrispondente a un valore dell’indicatore ISEE non superiore ai 7.000 euro annui. L’assegno è corrisposto dall’INPS, su domanda del genitore, con cadenza mensile, per un importo pari a 80 euro se la misura annua dell’assegno è pari a 960 euro ovvero per un importo pari a 160 euro se la misura annua dell’assegno è pari a 1.920 euro ed è cumulabile in caso di più figli nati nel periodo oggetto dell’agevolazione. In caso di figlio successivo al primo, nato o adottato tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019, l’importo dell’assegno predetto e’ aumentato del 20 per cento, pertanto passa a 96 euro e 192 euro al mese a seconda dell’ISEE.
La domanda deve essere presentata non oltre il termine di 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione del figlio. Nel caso in cui la domanda sia presentata oltre questo termine, l’assegno decorre dal mese di presentazione della domanda.
SERVIZI EROGATI – MISURE SOCIO ASSISTENZIALI FORNITE DALL’AMBITO TERRITORIALE B2 – Area disabili
Servizio Assistenza Domiciliare ai Disabili (S.A.D.D.I.S.)
Il servizio è costituito da un complesso di interventi e prestazioni socioassistenziali finalizzati a prevenire e/o rimuovere situazioni di bisogno o di disagio così da permettere la permanenza a domicilio della persona in condizioni di limitata autonomia evitandone l’istituzionalizzazione.
E’ rivolto ai disabili con handicap comprovato ai sensi della L. 104/92 art. 3 comma 3 di età compresa fra 0 e 65 anni residenti nei Comuni afferenti all’Ambito B2.
Il servizio viene svolto da operatori qualificati e prevede un insieme di attività di carattere socio-assistenziale: cura dell’ambiente domestico, disbrigo di commissioni esterne, preparazione e somministrazione di pasti, aiuto nell’igiene personale, socializzazione.
Per richiedere il servizio i cittadini possono rivolgersi direttamente all’assistente sociale di riferimento. Il servizio viene erogato in seguito ad una valutazione effettuata dall’assistente sociale in base alle condizioni sociali, sanitarie e familiari. Successivamente viene definito un progetto di intervento personalizzato.
Per ISEE fino ad Euro 15.000 non è prevista alcuna compartecipazione; per ISEE compresi tra 15.000 e 30.000 è prevista una compartecipazione al costo orario del servizio calcolata in base al valore Isee posseduto; per ISEE superiori ad euro 30.000 è prevista la compartecipazione totale al costo del servizio.
Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)
L’assistenza domiciliare integrata è un sistema di interventi e servizi sanitari offerti a domicilio, intendendo per domicilio l’abitazione del paziente, si caratterizza per l’integrazione delle prestazioni offerte. Il servizio, erogato in forma congiunta con l’ASL, è finalizzato a soddisfare, mediante percorsi assistenziali integrati, bisogni di salute della persona che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale.
E’ rivolto ai disabili, con handicap comprovato ai sensi della L. 104/92 art. 3 comma 3, di età compresa fra 0 e 65 anni residenti nei Comuni afferenti all’Ambito B2, portatori di un bisogno complesso, cioè sia sociale che sanitario.
La domanda di attivazione del servizio deve essere inoltrata dal Medico di Medicina Generale dell’utente al Dirigente dell’U.O. Anziani e Assistenza Domiciliare del Distretto Sanitario di appartenenza. Quest’ultimo provvederà a trasmettere la richiesta all’equipe multidisciplinare U.V.I. che, valutato il possesso dei requisiti e stilato il Progetto Individualizzato, attiverà il servizio.
Le persone interessate si possono rivolgere all’ufficio Servizi Sociali del proprio Comune di residenza, al Distretto Sanitario BN2 e agli uffici distrettuali collocati sul territorio, al Medico di medicina Generale e/o al Pediatra di libera scelta. Accesso subordinato a valutazione multi professionale effettuata dall’Unità di Valutazione Integrata distrettuale (U.V.I) che redige anche il Progetto Individualizzato.
Costo: servizio compartecipato se l’utente ha un I.S.E.E. superiore ad euro 10.670.
R.S.A.
L’assistenza integrata residenziale eroga prestazioni socio sanitarie per disabili gravi al fine di sostenere ed assistere la persona con ridotta autonomia.
Sono destinatari dell’intervento i cittadini disabili con età inferiore ai 65 anni, residenti nel territorio dell’ambito B2, non assistibili a domicilio.
La domanda di attivazione del servizio deve essere inoltrata dal Medico di Medicina Generale dell’utente al Dirigente del Distretto Sanitario di appartenenza. Quest’ultimo provvederà a trasmettere la richiesta all’equipe multidisciplinare U.V.I. che, valutato il possesso dei requisiti e stilato il Progetto Individualizzato, attiverà il servizio.
Il costo del servizio è stabilito in base alla situazione economica complessiva della persona che ne fa richiesta (ISEE) ed è disciplinato dal Regolamento di accesso al servizio dell’Ambito Territoriale Sociale B2. Per l’accesso a questo servizi occorre l’ Isee residenziale che annovera tra i parametri di calcolo una quota denominata aggiuntiva, basata sulla situazione economico- reddituale di ogni figlio del beneficiario non appartenente al nucleo.
Assistenza Specialistica scolastica agli alunni disabili
Il Servizio di assistenza specialistica scolastica ad alunni disabili si rivolge a disabili in età scolastica residenti nel territorio del Comune di Cautano che frequentano istituti primari e secondari di primo grado, ed in particolare ai disabili di cui alla legge 104/92.
Finalità del Servizio è quella di supportare l’alunno disabile a scuola attraverso la presenza di operatori qualificati che siano di supporto all’insegnate di sostegno, al fine di garantirne l’integrazione, continuità delle relazioni sociali, limitando il rischio di emarginazione.
Le persone interessate si possono rivolgere all’ufficio Servizi Sociali del proprio Comune di residenza. L’accesso è subordinato alla valutazione effettuata dall’equipe multidisciplinare socio-sanitaria.
Servizio gratuito.
Centro diurno integrato (ASSISTENZA SEMI RESIDENZIALE)
L’assistenza sociosanitaria integrata semiresidenziale è erogata nei Centri Diurni Integrati (C.D.I), aperti almeno 8 ore al giorno e per almeno 5 giorni a settimana, le cui funzioni sono definite nella L.R. n. 8/2003. Per assistenza semiresidenziale si intende un regime prestazionale di durata variabile definita dal progetto personalizzato, destinato a cittadini con media o grave limitazione dell’autosufficienza, i quali abbisognano di assistenza tutelare, monitoraggio delle condizioni di salute, attività di socializzazione, interventi riabilitativi, occupazionali e ricreativi. Essa rappresenta un’utile integrazione ai servizi forniti dalle RSA e dall’A.D.I., insieme ai quali garantisce la continuità assistenziale, consentendo il passaggio degli utenti da un regime assistenziale ad un altro, quando mutano le condizioni cliniche e di autosufficienza o familiari. All’interno del Centro Diurno Integrato possono essere accolte persone anziane, affette da demenza o disabili.
Costo: compartecipato in base alla certificazione I.S.E.E. sociosanitaria.
Centro polifunzionale
Il Centro Sociale Polifunzionale per disabili si configura come struttura a ciclo diurno in cui si svolgono attività di aggregazione e socializzazione che prevedono forme di coinvolgimento e partecipazione degli utenti e delle loro famiglie.
Gli Utenti che saranno inseriti nelle attività del centro, sono persone in età compresa tra i 18 e 65 anni con disabilità psico-fisica, motoria e sensoriale accertata ai sensi della normativa sull’invalidità civile. Possono frequentare il centro anche utenti di età non inferiore ai 16 anni ma comunque in carico presso altri servizi dell’area disabili che necessitano del tipo di prestazioni dei Centri Polifunzionali.
Le persone interessate si possono rivolgere all’ufficio Servizi Sociali del proprio Comune di residenza, al Distretto Sanitario di appartenenza, al Medico di medicina Generale.
Accesso subordinato a valutazione multi professionale effettuata dall’Unità di Valutazione Integrata distrettuale (U.V.I) che redige anche il Progetto Individualizzato.
Gli utenti sono tenuti a compartecipare al costo di tali servizi sulla base della valutazione della situazione economica dell’utente medesimo e del nucleo familiare.
Assegni di cura
Gli assegni di cura sono contributi economici onnicomprensivi erogati dall’Ambito Territoriale in favore di persone non autosufficienti in condizioni di disabilità assistite a domicilio e costituiscono un titolo di riconoscimento delle prestazioni di assistenza tutelare svolte dai familiari degli ammalati.
Intestatario dell’assegno, dell’importo di euro 600,00 o 1500,00 a secondo della gravità , è la persona non autosufficiente. E’ essenziale che la U.V.I. individui nel progetto sociosanitario/P.A.I. un familiare di riferimento che assume la responsabilità di effettuare le prestazioni assistenziali programmate dalla U.V.I. L’assegno ha una durata di 12 mesi ed è erogato mediante bonifico bancario con cadenza bimestrale a partire dalla data di valutazione da parte dell’U.V.I.; è cumulabile con pensioni, indennità di accompagnamento e ogni altro assegno o emolumento riconosciuto con carattere previdenziale e/o assicurativo. Non è cumulabile con altre misure di sostegno al reddito erogati dagli Ambiti per i non autosufficienti.
Per informazioni sulle modalità d’accesso è possibile rivolgersi all’assistente sociale del proprio comune.
Home care premium
E’ un programma che prevede l’erogazione di prestazioni finalizzate a garantire la cura a domicilio delle persone non autosufficienti iscritte alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali e/o loro famigliari.
Ogni beneficiario non autosufficiente potrà usufruire di:
- prestazioni prevalenti, ovvero un contributo economico mensile per l’assunzione di un’Assistente Familiare.
- prestazioni integrative, ovvero servizi aggiuntivi a supporto del percorso assistenziale.
SERVIZI EROGATI – MISURE SOCIO ASSISTENZIALI FORNITE DALL’AMBITO TERRITORIALE B2 – Area anziani
Servizio Assistenza Domiciliare agli ANZIANI (S.A.D.)
Il Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.) offre presso il domicilio dell’assistito interventi di supporto socio-assistenziale per lo svolgimento delle attività di vita quotidiana. Il servizio si rivolge a persone parzialmente o totalmente non autosufficienti ed è finalizzato a mantenere e potenziare l’autonomia della persona. Scopo del servizio è quello di contribuire alla permanenza del cittadino fruitore presso il proprio ambiente domestico, procrastinando o evitando il ricovero in strutture residenziali.
Il servizio viene svolto da operatori qualificati e prevede un insieme di attività di carattere socio-assistenziale: cura dell’ambiente domestico, disbrigo di commissioni esterne, preparazione e somministrazione di pasti, aiuto nell’igiene personale, socializzazione.
Destinatari del servizio sono i cittadini anziani dai 65 anni, residenti nel Comune di Cautano.
Per richiedere il servizio i cittadini possono rivolgersi direttamente all’assistente sociale di riferimento Il servizio viene erogato in seguito ad una valutazione effettuata dall’assistente sociale in base alle condizioni sociali, sanitarie e familiari. Successivamente viene definito un progetto di intervento personalizzato.
Per ISEE fino ad Euro 15.000 non è prevista alcuna compartecipazione; per ISEE compresi tra 15.000 e 30.000 è prevista una compartecipazione al costo orario del servizio calcolata in base al valore Isee posseduto; per ISEE superiori ad euro 30.000 è prevista la compartecipazione totale al costo del servizio.
Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)
L’A.D.I. è un Servizio di Assistenza costituito da un complesso di prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali (Attività di aiuto alla persona nella cura di sé e nello svolgimento delle funzioni primarie della vita quotidiana) rese in forma integrata a domicilio dell’utente, secondo Piani di Assistenza Individuale programmati e definiti con la partecipazione delle figure professionali interessate al singolo caso.
Destinatari: anziani, residenti nei Comuni afferenti all’Ambito B2, in condizioni di limitata autosufficienza, non autosufficienti e/o di recente dimissione ospedaliera, che necessitano, oltre che di prestazioni di assistenza domiciliare sociale anche di prestazioni sanitarie erogabili a domicilio.
La domanda di attivazione del servizio deve essere inoltrata dal Medico di Medicina Generale dell’utente al Dirigente dell’U.O. Anziani e Assistenza Domiciliare del Distretto Sanitario di appartenenza. Quest’ultimo provvederà a trasmettere la richiesta all’equipe multidisciplinare U.V.I. che, valutato il possesso dei requisiti e stilato il Progetto Individualizzato, attiverà il servizio.
Costo: servizio compartecipato se l’utente ha un I.S.E.E. superiore ad euro 10.670.
R.S.A
La RSA è una struttura a valenza socio-sanitaria di tipo extra ospedaliero, per anziani ultra sessantacinquenni non autosufficienti, privi di idoneo supporto familiare e che non possono essere assistibili a domicilio o nei centri a ciclo diurno. Le RR.SS.AA. garantiscono interventi sia di natura socio-assistenziale, volti a garantire o recuperare le relazioni sociali ed i livelli di autonomia e di benessere, sia di natura sanitaria, volti a prevenire e curare malattie croniche e degenerative. La finalità è quella del recupero e della cura psicofisica dell’anziano.
Destinatari sono quindi anziani non autosufficienti ultra sessantacinquenni che necessitano di prestazioni socio-sanitarie che non possono essere assistiti a domicilio.
Modalità di accesso: La domanda di attivazione del servizio deve essere inoltrata dal MMG o dal PLS al Distretto Sanitario di appartenenza che, verificato il bisogno, provvederà a convocare l’U.V.I. L’equipe multidisciplinare, valutato il possesso dei requisiti e stilato il Progetto Individualizzato, attiverà il servizio.
Il costo del servizio è stabilito in base alla situazione economica complessiva della persona che ne fa richiesta (ISEE) ed è disciplinato dal Regolamento al servizio dell’Ambito Territoriale Sociale B2.
SERVIZI EROGATI – MISURE SOCIO ASSISTENZIALI FORNITE DALL’AMBITO TERRITORIALE B2 – Area minori e famiglia
Servizio di Assistenza Domiciliare Educativa (S.A.D.E.)
Il Servizio di assistenza domiciliare educativa SADE si rivolge ai minori e ai nuclei familiari in stato di disagio e/o a rischio di emarginazione sociale, residenti nel comune di Cautano, ed in particolare:
- Ai minori in contesti familiari con gravi problematiche sociali, culturali, economiche;
- Minori appartenenti a nuclei familiari disturbati o disturbanti per il loro sviluppo, con una evidente carenza di attenzione verso i bisogni affettivi ed educativi;
- Minori soggetti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria;
Il servizio prevede attività finalizzate a:
- favorire la socializzazione del minore;
- fornire sostegno alle funzioni genitoriali;
- perseguire una maggiore autonomia del minore;
- garantire un progettualità futura nell’adolescente;
- contribuire all’educazione dei minori (all’igiene, all’uso del tempo libero ecc);
- fornire sostegno scolastico (riguardo ad apprendimenti su obiettivi didattico – educativi);
- facilitare l’integrazione socio-culturale;
Modalità di accesso: le famiglie interessate possono rivolgersi all’ufficio Servizi Sociali del proprio Comune di residenza.
Costo: gratuito
SERVIZI EROGATI – MISURE SOCIO ASSISTENZIALI FORNITE DALL’AMBITO TERRITORIALE B2 – Violenza di genere
Centro Antiviolenza
Si tratta di un servizio di aiuto a tutte le donne residenti nei Comuni afferenti all’Ambito Territoriale Sociale B2 – San Giorgio del Sannio Comune Capofila, che subiscono violenza e maltrattamento e si pone come punto di riferimento sul territorio per il contrasto della violenza di genere.
Propone percorsi di uscita dalla violenza ponendo al centro i desideri, la libertà e l’autonomia di scelta delle donne.
All’interno del Centro operano le figure professionali: sociologi, psicologi, assistenti sociali, avvocati penalista e civilista. Tutti i professionisti lavorano in equipe per offrire un adeguato sostegno per uscire dalla spirale della violenza.
I servizi offerti sono:
- ascolto telefonico con reperibilità 24 ore su 24, per individuare i bisogni e fornire le prime informazioni;
- colloqui di accoglienza finalizzati all’analisi della situazione e dei bisogni e a strutturare il percorso di uscita dalla violenza (con particolare attenzione all’anonimato e alla segretezza) e a definire gli obiettivi;
- consulenza legale civile, penale e psicologica;
- accompagnamento nel percorso di autonomia personale, in particolare nella ricerca di inserimento lavorativo e di una soluzione abitativa;
- gruppi di auto-aiuto per lavorare attraverso un approccio sociale al fenomeno e non concentrarsi esclusivamente sulle problematiche e le difficoltà della singola donna, per ridurre l’isolamento e favorire l’instaurazione di legami sociali;
- affiancamento nella fruizione dei servizi, nelle procedure amministrative -burocratiche, nel percorso giudiziario;
- attività di rete e coordinamento con i servizi pubblici e privati presenti sul territorio;
- attività di sensibilizzazione con le scuole per la prevenzione;
- promozione di eventi; promozione della ricerca (anche attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anonimi relativi alle donne che accedono al Centro stesso, ad esempio per promuovere indagini qualitative e quantitative).
Il servizio è disponibile presso il Palazzo Bocchini – San Giorgio del Sannio (Bn) – Aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 14, e martedì e giovedì dalle 15 alle 19. Grazie alla reperibilità h24 si interviene anche nelle situazioni di emergenza.
Tel.: 392 4981969
Email: centrob2donna@gmail.com
CONTATTI – Riferimenti Amministrazione Comunale:
Dott.ssa Mariarosaria Marrasso
- Tel.: 0824 880700 (int. 214)
- Orario: Mercoledì dalle 8:00 alle 14:00 e Venerdì dalle 8:00 alle 14:00 presso la sede del Comune di Cautano (piano terra)
Ass.re Antonietta Maria Saccomando
- Tel. Cell.: 3452359685
Supporto Psicologico Gratuito
Si rende noto che presso la sede dell’Azienda Consortile B02, situata in San Giorgio del Sannio, è disponibile un servizio di ascolto, consulenza e supporto a cura della figura professionale di un psicologa.
Il servizio, gratuito ed attivabile su appuntamento, offre uno spazio di ascolto, accoglienza, orientamento, confronto e sostegno rivolto a tutti i cittadini residenti nei comuni dell’Ambito B02 che intendono farne richiesta.
Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’Assistente Sociale presente presso gli uffici del Comune di Cautano nelle giornate di Lunedì e Mercoledì dalle ore 8,30 alle ore 13,30.
Pagina aggiornata il 27/05/2024