🇮🇹 Cautano è un borgo campano di circa 2.00o abitanti, situato alle pendici del Monte Taburno-Camposauro, in posizione centrale rispetto alla “Dormiente del Sannio” e all’intera Valle Vitulanese di cui fa parte. Il suo territorio è attraversato dai torrenti Jenga e dal suo affluente Jerino, oltre ad altri corsi d’acqua minori . L’altezza sul livello del mare è di 385 metri, con un’escursione nel territorio comunale dalla minima di 161 metri (in contrada Loreto) alla massima di 1325 metri (sulle coste del Camposauro), con un’escursione quindi di 1164 metri.
🇬🇧 Cautano is a village in the province of Benevento and it has about 2000 inhabitants. The village is situated on the slopes of a mountain called Monte Taburno- Caposauro and it is crossed by the river Jenca and its tributary river Jerino. Cautano is located 385 metres above sea level and it can be considered a little gem oh the South of Italy.
Storia History
🇮🇹 Con le incursioni barbariche i centri del Taburno fecero parte del ducato di Benevento sotto il gastaldato di Tocco, tra questi i 3 Casali: Cautano, Cacciano e Fornillo. In questo periodo si hanno le prime notizie ufficiali del paese, che risalgono ad uno scritto di Rodelgario dell’852 nel quale si legge “Cautano, finibus Folianensibus” e al 1109, quando per mano di Roberto d’Alife la chiesa di Tocco perse i suoi diritti di importanza sulla valle in favore di quella di Sant’Andrea Apostolo, a Cacciano. Il nome riconduce alla Città di Caudium e a un gruppo di pastori, esuli dalla distruzione del centro sannita, insediatisi, poi, in una suggestiva gola che penetra il monte Taburno. Alcune ipotesi collocano proprio in una di queste lande, la Piana di Prata, lo scenario del famoso episodio delle Forche Caudine in cui il fiero esercito romano fu sconfitto e pesantemente umiliato. Ancora oggi è possibile osservare dall’alto la distesa in cui 20.000 romani furono intrappolati e sodomizzati in un “campo esteso” descritto da Livio come “satis patens, pieno di erbe e di acque con una via nel mezzo contornato da monti e con due varchi stretti e profondi, uno in principio e l’altro alla fine della valle”. Quei due varchi, secondo un’opinione storica, sarebbero da collocare, il primo, nel territorio dell’attuale Frasso Telesino, il secondo, presso Tocco Caudio. All’inizio del XVII secolo, quando l’intero comune si chiamava Cacciano di Tocco, sul territorio abitava una popolazioni di 136 famiglie. Dopo il passaggio del capoluogo di provincia da Montefusco ad Avellino nel 1806, con un decreto regio Cautano e Cacciano furono unificati in un solo comune con il nome di Cacciano-Cautano. Lo stemma era costituito da una ghirlanda ottagonale con tre stelle a rappresentarne i casali storici, fu poi inscritta la dicitura CCAV (Cacciano-Cautano provincia di Avellino). Al principio del XIX secolo Cacciano-Fornillo contava 491 abitanti e Cautano 680, questa prevalenza del secondo paese fece decidere la soppressione del Comune di Cacciano nel 1851. Con l’Unità d’Italia il comune di Cautano venne a far parte del mandamento di Vitulano, nel circondario di Benevento della nuova provincia di Benevento (decr. 25/10/1860).
🇬🇧 Cautano has an ancient origin and the first official knowledge of its existence dates back to the 9th century when its name appeared for the first time in the writings of Rodelgario. Its foundation is traced back to a group of peasants exiles from the destruction of the Samnite centre who took refuge in this picturesque gorge of Monte Taburno. In the early years of its existence Cautano was divided into three different hamlets: Cautano, Cacciano and Fornillo; and it was only in the 19th century that they were united under the name of Cautano. The emblem of the Community is represented by an octagonal garland with three stars representing the three hamlets with a crown above it. It was not until the Unification of Italy in 1860 that Cautano became part of the newly formed province of Benevento.
Territorio Territory
🇮🇹 Cautano è il posto ideale per una sosta di qualche giorno all’insegna delle innumerevoli escursioni nel meraviglioso Parco Regionale Taburno-Camposauro. All’interno del Parco si possono infatti percorrere vari percorsi, come la via dei Mulini, la via del Borgo, la via del Grano, la via dei Briganti, la via del Vino; oltre a numerosi sentieri. La variegata morfologia del territorio è dovuta alla sensibile oscillazione dei valori altimetrici, che variano dai 160 metri del fondovalle fluviale ai 1.325 metri della cima del Monte Camposauro. Dal punto di vista naturalistico, particolarmente interessanti sono i castagneti e i boschi di querce e faggi. Passeggiando nel Parco, si potranno incontrare varie specie di animali, come i cinghiali, le volpi, le lepri, i fagiani, gli scoiattoli, le cornacchie grigie, i merli, i ricci, le talpe. Sollevando lo sguardo verso il cielo, si potranno scorgere i maestosi voli della Poiana e del Falco Gheppio. Sono inoltre presenti anfibi e rettili; una colonia di corvo imperiale; diverse specie di uccelli rapaci; e vari uccelli comuni. Ancora oggi, come in passato, prosegue la coltivazione di uliveti e vigneti, i cui colori mutano con il cambiare delle stagioni e dipingono una tela a cielo aperto che è possibile ammirare soffermandosi nei vari punti panoramici. Il Parco è interessante in tutti i periodi dell’anno, in particolar modo a primavera e in autunno. A fine maggio, le conche (Campo Cepino, Campo Trellica e Piano Melaino) ospitano stupende fioriture di Viole e di Orchidee. Chi volesse, può trascorrere la notte in tenda o presso il rifugio Camposauro, apprezzando così anche il magnifico paesaggio notturno. In questo paesino tranquillo ci si può rigenerare dai ritmi frenetici della città. L’attuale centro storico è un piccolo gioiello da scoprire passo dopo passo, lungo la strada principale, impreziosita, da un lato e dall’altro, da numerosi vicoli ognuno con la sua storia, con i suoi portoni e con i suoi abitanti semplici ed accoglienti. Un reticolo di vicoli antichi e pieni di fascino che durante la stagione estiva si ripopolano e riprendono vita attraverso manifestazioni culturali, sagre, concerti, eventi religiosi e spettacoli teatrali. Passeggiando tra i vicoli del centro storico del borgo, arriverete a Piazza Principessa di Piemonte (Curticella) in cui domina l’antica Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo, consacrata nel 1703 e restaurata dopo l’ultimo terremoto del 1980, circondata da magnifici palazzi signorili appartenuti alle più antiche famiglie nobiliari del luogo. Da ammirare è l’ottocentesco Palazzo Izzo, col suo magnifico portale in pietra scolpito a mano. Il Palazzo Procaccini, un tempo imponente edificio, conserva solo alcune strutture come ad esempio due portali, dei quali l’uno risale al 1820 mentre l’altro, più antico, di mole maestosa, presenta conci in pietra da taglio disposti radicalmente la tipica orditura seicentesca. Merita una visita anche la Cappella rupestre di San Rocco, risalente al XII secolo, che sorge nella parte più alta del paese, su di un eremo che offre uno splendido panorama sull’abitato. A Cacciano, frazione del borgo, da non perdere uno splendido Lavatoio dell’Ottocento.
🇬🇧 If you have a travel wish list, like many travellers do, you probably want to go to major cities, major landmarks, national parks and wonders of the world to get great photos with your camera and to make memories, but this picturesque village could be the perfect place to avoid overtourism by travelling to an alternative destination. Cautano is the ideal place to stop and enjoy the many excursions in the Regional Park Taburno-Camposauro.You can enjoy walking and cycling itineraries step by step, over easy mountain paths, mule tracks, rural various routes within the park such as the grain route, the mills route, the wine route and so on. Walking through this area you can find chestnut trees and oak and beech woods. You may come across a wild boars, foxes, hares, squirrels, blackbirds, hedgehogs and moles. Lifting your eyes to the sky you can admire the kestrel falcon and the magnificent buzzard. The picturesque landscape becomes even more beautiful in spring, when violets and orchids bloom. It is possible to spend the night in a tent or in the gracious accommodations and bed and breakfast located in the village.
The historical center of Cautano, located in the upper part of the village, could be considered a little gem to find out little by little. The main road is surrounded by alleys and front gates rich in history and art. Let your eyes marvel contemplating the memorable landscape that can be admired from the San Rocco Chapel. Walking around of the streets of the village it is possible to come across the two mains squares: Principessa di Piemonte square and Simonetta Lamberti square with the respective churches of S. Andera Apostolo and Santa Maria delle Grazie. Also to be admired are the two historical buildings Palazzo Procaccini and Palazzo Izzo, the first one goes back to 1820 while the second dates back to the 12th century. These two palaces, together with the ancient wash-house located in the hamlet of Cacciano, confer a fairy-tale atmosphere to the village, that become the perfect place to relax, get great photos and make amazing memories.
Il Mulino Ritrovato
🇮🇹 “Il Mulino Ritrovato”, antico ricupero risalente all’epoca medioevale, è situato in prossimità della Piana di Prata, dalla quale è facilmente raggiungibile a piedi. Vi si accede imboccando la via per Tocco Caudio dalla strada Provinciale Frasso Telesino-Cautano, di qui si può svoltare o per la Strada Comunale Piana, oppure poco più avanti oltrepassando il guardrail e prendendo il sentiero pedonale che si muove parallelo al torrente Ienca. La struttura del Mulino è formata da una vasca di accumulo e dal corpo sottostante del locale macina; esso era probabilmente adibito al taglio di marmi (le brecce calcaree policrome, i calcari sbrecciati e gli alabastri denominati “marmi di Vitulano”). La Piana di Prata, posta a quota 750 mt. circa s.l.m. costituisce il naturale pianoro di accesso alla parte montana del Parco del Taburno-Camposauro. Il Taburno-Camposauro, delimitato a nord dalla Valle del Calore e a sud dalla Valle Caudina è, dal punto di vista orografico, un massiccio isolato dell’Appennino Campano. Il paesaggio che si presenta è complessivamente prodotto dalla presenza contemporanea di tre componenti: naturale, agraria e antropica. Le componenti prevalenti sono quella naturale o seminaturale di boschi o colture boschive di faggi e roverella e di prati o radure montane, e quella agraria dei campi coltivati. La costruzione del Mulino di tipo rurale va a fondersi perfettamente con il territorio circostante (attraverso materiali, colori, forme) creando un connubio perfetto tra natura e componente antropica. Alcuni storici come il Marcarelli ed il Generale Michele di Cerbo identificarono la Piana di Prata come il luogo dove avvenne l’episodio delle Forche Caudine; dunque la Piana di Prata, già ricca di storia, con il ritrovamento dell’antico Mulino ha acquisito un nuovo importante tassello paesaggistico.
🇬🇧 Getting off the beaten track and discovering Cautano on foot is without doubt the best way to truly appreciate this magnificent scenary. The Plain of Prata is an amaziang treasure chest and “il Mulino Ritrovato” is part of this treasure. It is an old mill dated back to the Middle Age, its structure consists of two parts: the storage tank and the millstone. It was probably used to grind big marble blocks into pebbles. The Plain of Prata, where this old mill is situated, is located 750 metres above sea level and it is a natarual plateau between mountains Taburno and Caposauro. Some historians, such as Marcarelli and di Cerbo, assert that the Plain of Prata is the place where the battle of the Caudine Forks may have happened. This is therefore a place rich of natural beauties but also a place full of historical connections.
Fonti:
Pagina aggiornata il 17/05/2024